Dalla calafrica con pizzicore

Scavando nelle mete estive dei napoletani, possiamo abbondantemente trovare la Calabria che, come dice la pubblicità, è un mediterraneo da scoprire.

Per me, invece, da scoprire c’è ben poco, visto che le mie vacanze le trascorro in Calabria da circa una 20ina d’anni, sempre allo stesso posto, sempre con le stesse persone. Certo, per diversi anni ho preferito non andarci proprio, ma questo è un altro discorso…

Quest’anno (2011) dopo aver trascorso i primi 12 giorni di agosto a Napoli, a non fare un cazzo, mi sono svegliato una mattina e ho deciso che era arrivato il momento di rimescolare le carte e andarmi a fare qualche bagno nell’amata Calafrica.

Anche perchè, dopo essere stato a farmi due bagni a Miseno e due bagni alla Gaiola, dopo aver notato l’inquinamento sempre maggiore di queste due zone, ne ho raggiunto la saturazione.

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Via San Donato – Pianura – Napoli

E’ da quando ho iniziato ad andare alle medie che ho sempre sentito parlare di questa via di Pianura… Via San Donato!

Diciamo che, abitando a soccavo, è abbastanza ovvio che io conosca persone di un quartiere  limitrofo al mio, ma Via San Donato per me è sempre stata un mistero!

Perchè? Vi chiederete… o magari nun ve ne fott, ma lo dirò lo stesso!

Via San Donato sarà tipo 100mt di strada, una strada stretta, a una sola corsia, con paletti a destra e sinistra, terre intorno, manc nu post p’a machin, negozi, negozietti, una farmacia GIGANTE!

Quindi mi sono sempre chiesto, ma come cazzo fa a viverci il 99% degli abitanti del quartiere?

Sono intollerante

Sì, sono intollerante!

Sì, lo so, parecchi di voi non la troveranno una novità! Soprattutto chi mi conosce e mi frequenta!

Ma infatti non lo è neanche per me! E’ solo che ho deciso di rendere tutti partecipi di questo mio modo di essere! Dovete ringraziare (sarcasticamente) una mia amica che mi ha fatto riflettere sul concetto di non tenersi tutto dentro ma di buttarlo fuori per vivere meglio!

Quindi ho deciso di scrivere un post, probabilmente non l’unico, su chi non tollero! Adducendo le mie motivazioni plausibili!

Non tollero:

– gli stupidi, e chi ne fa le veci!

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Un’ipotesi di calcio italiano

E’ il 14 aprile del 2012, e il calcio italiano ha bisogno di uno stop forzato… uno stop di quelli pesanti, neri, di lutto, per un ragazzo, di quelli giovani, di 26 anni!

E’ morto Morosini, che personalmente non sapevo chi fosse fino a quando non ha avuto un arresto cardiaco durante una partita di calcio, a VENTISEI anni…

Dicono esistono patologie cardiache subdole, strane, sconosciute, ma io sono uno di quelli che vede complotti in ogni dove, uno di quei tipi cervellotici, incapati, che vedono le cospirazioni anche dove non ci sono, ed è così che mi sono ritrovato a formulare un’ipotesi tutta mia a riguardo!

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L’onda verde

Come ben saprete, oramai, guido da circa una decina d’anni. Ancora ricordo di quando seguivo il corso di scuola guida e mi insegnavano le varie regole stradali e dei semafori.

Un giorno mi spiegarono l’ONDA VERDE, dicendomi che su una strada trafficata viene spesso utilizzata per favorire la viabilità.

Ovvero, si sta na strada chin e semafori e chin e machin, quando scatta il verde a un semaforo, mentre tu arrivi al successivo scatta il verde, così che nun s fa o burdell!

Mi è sempre apparso come un meccanismo molto logico e sensato!

Da allora ho sempre mitizzato quest’onda verde! Sì perchè a Napoli in dieci lunghi anni, non ne ho mai trovata una! Ma neanche per scambio!

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L’identità epocale

Questo racconto ho inizio intorno alla fine di marzo, tempo in cui la mia carta d’identità cartacea segnalava la sua scadenza…

Fu così che ebbi la malsana idea di rinnovarla in formato elettronico (ovvero come un tesserino), per diverse ragioni.
La prima era legata al fatto che quella di carta si scassava sempre!
La seconda, dovuta al fatto che era meno ingombrante!
La terza, di essere finalmente sulla via dell’evoluzione umana anche qui a Napoli.

Ma il mio era un ragionamento che non aveva ancora fatto i conti con questa calorosa città!

Infatti, una mattina mi sveglio, disdico tutti i miei impegni e decido di recarmi al mio comune di appartenenza, quello di Soccavo… Non chiedetemi come mai un cittadino che vive a Soccavo, abbia la via che fa quartiere Fuorigrotta, vota per la circoscrizione Fuorigrotta/Bagnoli, appartiene all’ASL di Fuorigrotta, però mantenga come comune di appartenenza quello di Soccavo!

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L’omino IKEA

Questa mattina, quando mi sono svegliato, ho potuto notare un sole bellissimo in cielo, un’aria quasi tiepida e accusavo un fortissimo mal di testa. Ma il senso del “dovere” mi portava ad alzarmi dal letto e vestirmi, per poter andare da IKEA a comprare una cucina…

Considerato che avrei dovuto trasportare una cucina su per quattro piani di scale, ho ben pensato di mettermi comodo riesumando un pantalone di una tuta grigio scuro e un felpone giallo comodissimo e caldo, il tutto arrecante il marchio Adidas bene in vista.

Ore 12.00 sono da IKEA, guardo il cielo… LIMPIDO, “Ma sì! Sto giubbino lo lascio in auto!”

Ore 12.15 mi trovo seduto accanto a un forno per cercare di capirne i segreti.

Dietro di me sento: “Scusa! Sai dove sta Sdubdnbò?” (Sdubdnbò: classico termine svedese utilizzato per indicare qualcosa di cui nn si ricorda bene il nome)

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Dare Devil – Recensione

Non è domenica senza Napoli e senza un bel film di contorno…

Ma se il Napoli pareggia in casa col Brescia e dopo vedi Dare Devil è una domenica da dimenticare!

Il protagonista di questo film è un ragazzo cieco che sviluppa un super udito e allena il suo corpo in  modo sovraumano. Un super cieco insomma, in grado di vedere i contorni delle persone quando esposti alla pioggia.

Dare Devil è un supereroe che non si fa problemi ad ammazzare e trucidare i cattivoni… La storia non ve la racconto perchè fa cacare. L’interpretazione pure fa cacare… La computer grafica è veramente ridicola… e se lo guardate nella speranza di vedere una zizza della protagonista, mi spiace ma non si vede nulla.

Voto 0 stelletelle!

Almeno il pranzo è stato super luculliano!

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E fuoss mpiett (I fossi in petto)

Stasera tornando a casa pensavo alla riequilibratura… In generale… Non solo quella della macchina!

Poi però riflettendo che stavo camminando per le strade di Napoli, mi sono soffermato sulla riequilibratura dell’auto… Mo magari nun c’appizz niente, però mi so soffermato…

A Napoli, per chi non lo sapesse , le strade sono “leggermente sconnesse”. In pratica, su ogni strada c’è almeno un fosso… Uno, si t va bbuon! E questo perchè le strade sono fatte manco la chiavica!

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Serata itinerante

Ci sono serate itineranti

in cui fai un sacco di cose,

che ti lasciano tante piccole macchie,

in cui impari un sacco di cose,

in cui ritrovi la strada che avevi sperso…

Però c’è sempre qualcosa che ti rimane impresso, più delle altre…

2010, ancora stai cca’?

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